|
||
[...]
Or non ricordo il libro, ma so d'averlo letto che fuvvi già un mugnaio, padre d'un figlioletto di mezz'età, sui quindici anni o su quell'intorno: ma il padre era già vecchio. Andavan essi un giorno a vendere al mercato un loro somarello, e perché fosse fresco e a vendere più bello, le quattro gambe in mazzo legate all'agnellino, me lo portavan come si porta un palanchino. La gente che incontravano, la cosa è naturale, ridean di quella scena, di lor, dell'animale. Gridando: Oh che burletta!... oh caso singolare! Dei tre la più gran bestia non è quella che pare. Il vecchio, persuaso dal dir di quei passanti, drizza la bestia in piedi e se la caccia avanti, per quanto se ne dolga l'asino in suo latino, che preferia la parte fare dell'agnellino. Monta il fanciul sull'asino e vanno oltre un pezzetto, quand'ecco tre mercanti gridare con dispetto: - È bello che tu vada sull'asino e che al passo cammini un vecchierello? scendi, poltrone, abbasso. - È giusto, - il buon mugnaio risponde a quei mercanti. Scende il ragazzo, il vecchio monta al suo posto, e avanti. Quand'ecco tre ragazze, volendo dir la loro, - Guarda se c'è giustizia, - esclaman tutte in coro, - se c'è pietà che zoppichi a piedi quel fanciullo, e faccia invece l'asino sull'asino il citrullo, superbo, trionfante in groppa all'animale, come s'ei fosse il papa di Roma o un cardinale. - Andate, altro che papa! Cogli anni miei, credete, non c'è, care ragazze, nemmen da fare il prete, - rispose il vecchio, e dette quattro facezie e rese, credette avere il torto e in groppa il figlio prese. Non fanno dieci passi, che sono al sicutera. L'un dice: - E si può dare una peggior maniera? Dov'è verso un fedele e vecchio servitore la carità del prossimo, o gente senza cuore? Se dura un po', dell'asino non resterà che il cuoio... - Se dura un po', capisco che anch'io di rabbia muoio, - ripicchia il vecchio. - Perdesi tempo, cervello e fiato a contentar la gente, la serva ed il curato. Vediamo tuttavia se c'è miglior consiglio -. Così dicendo, saltano abbasso e padre e figlio e lascian che la bestia, beata e trionfante, da sola come un papa, cammini a lor davante. - O cosa stravagante, che col buon senso cozza, che l'uomo vada a piedi e l'asino in carrozza! - Osserva un Tizio, e seguita: - Allor la più sicura, amici, è d'impagliare la bestia addirittura, se tanto a cuor vi sta d'un asino la pelle, più che le scarpe... Ah! ah! sen vedono di belle... "Se visita Brighella la Colombina cara, va sulla mula", è vecchia la mia canzon, ma chiara. Un bel terzetto d'asini! - Allor disse il mugnaio: - Asino son ben io ad ascoltar la gente. Ma giuro innanzi a Dio che d'ora innanzi, voglia la gente oppur non voglia, farò sempre benissimo a fare di mia voglia. [,,,] |
||