C'era una volta
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Il Cane dalle orecchie mozze  

 
- Che ho fatto, oh ciel, che ho fatto per meritarmi quest'orrendo oltraggio? E come avrò il coraggio di comparir dimani così conciato in faccia agli altri cani? Uomo, non re, terror degli animali, oh se provassi questi orrendi mali! -

Così dicea Muflàr, giovine alano, mentre il padron colla feroce mano, senza ascoltar i gridi di protesta, mozzavagli le orecchie sulla testa.Muflàr credé di perdere l'onore, e invece no, ché il Cane a lungo andar ci guadagnò.

Essendo egli una bestia litichina e stuzzichina, avria presto provato che in parecchie circostanze ad un cane prepotente è un danno troppo lunghe aver le orecchie, che troppa larga presa offrono al dente e alle nemiche offese. Can che morde ha le orecchie in mal arnese.

Questa è legge di guerra. I punti deboli arma, difendi, e il mio Muflàr imita che porta anche un collare. Così guarnito e non avendo orecchie noiose da portare, se viene il lupo e tenta divorarlo, non sa dove pigliarlo.